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Questo testo fa parte della raccolta Rime scelte di poeti del secolo XIV/Sennuccio del Bene
La Madre vergin glorïosa piange
Sotto la croce, ove il Figliuolo a torto
Vede ferito sanguinente e morto,
Dicendo, lassa!, ne’ dolenti guai
— Per qual sua colpa, crudel morte pruova5
Lo mio figliuol, che a meraviglia nuova
Creato fu, lo partorii, lattai?
Così come suo par non nacque mai,
Non è simil dolore a quel ch’io porto,
Senza speranza mai d’alcun conforto.10
S’io veggio morta in croce ogni pietate
Verace fede speranza et amore
Nella mia creatura e creatore,
E spenta vita via e veritate;
Chi porrà fine alla mia infermitate,15
Rimasa sola in tempestoso porto?
No ’l so vedere; ond’io più mi sconforto. —
In più dolor sopra dolor ripiange
La sconsolata, com’ più mira scorto
Pendere in croce Cristo suo diporto.
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