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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
LA BBONIFISCIATA1
L’introito de stasera è a bbonifizzio
Tutto der capo-comico Avarino2
Che ppe’ li bball’in corda è un ballerino
Da mettesce le mane er Zant’Uffizzio.
Chi nun vede la carca ar butteghino!...
Propio è un ammazzamento e un priscipizzio:
Perchè sta ggente ha cquer mazzato vizzio
De volé cche sse crompi3 er bullettino.
Hanno attaccato un cartellone ggiallo
Più sbillongo4 d’un telo de lenzolo,
Da lèggese5 un po’ a ppiede e un po’ a ccavallo.
E ddicheno che ddisce che cc’è er giro
Der Zole attorn’ar grobbo, e in fine er volo
De Mercurio, de Frora e dde Zzaffiro.6
8 giugno 1834
- ↑ Beneficiata. A Napoli corre un simile vocabolo, ma significa il pubblico lotto.
- ↑ Averino, capo di una compagnia di saltatori, atleti e funamboli.
- ↑ Si comperi.
- ↑ Bislungo.
- ↑ Leggersi.
- ↑ Zeffiro.
Note
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