Questo testo è incompleto. |
◄ | Sonetti del 1844 | A oggnuno er zuo | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1844
LA CACCIA PROVÌBBITA
Ma tte possi ingozzà mmille detali
De seme staggionato de dolori!,
Le lègge chi le fa? li monziggnori.
Le lègge chi le fa? li cardinali.
Che spesce dunque de li mi’ stivali,
Si er banno su la caccia è usscito fori
Quanno ggià sti futtuti cacciatori
Aveveno spariti l’animali?
L’antro mese sc’è stato concistoro:
Li cardinali novi in conzeguenza
Doveveno penzà a li casi loro.
Senza un spiduccio d’uscelletti, senza
Quer po’ de svojjatura e dde ristoro,
Se poteva fà un pranzo da Eminenza?
4 marzo 1844
Note
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.