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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1838
LA CANTERINA DE LA VALLE.1
Ma cche cce trovi in sta madama Grisa,
Che ppe’ vvia2 che jj’ amanca er culiseo
Canta da omo e ffa cchiamasse3 Mèo,4
E ppare un sfrizzoletto o una supprisa?5 —
Che cce trovo?! sce trovo, sor cardèo,6
C’ha una vosce, per dio, tonna e ppriscisa.
Sce trovo che ssi7 ccanta, e cce l’avvisa,
Roma pare che ccurri8 ar giubbileo. —
Dijje che sse conzóli co’ l’ajjetto;9
Perchè ssai che pproggnostico je faccio?
Lei sta ar monno, ar più ar più, ’n’antro mesetto. —
Quela donna morì?!10 sséte un cazzaccio.
Nun lo vedete, ner guardajje in petto,
Che ttiè ll’anima chiusa a ccatenaccio?.„11
4 novembre 1838
- ↑ [Giuditta Grisi, la quale, tanto ricca di bella voce, quanto povera di carne, cantava in que' giorni al Teatro Valle sotto le vesti di Romeo ne' Capuleti del Bellini.]
- ↑ Pel motivo.
- ↑ Fa chiamarsi: si fa chiamare.
- ↑ Vuol dir Romeo. [Mentre Mèo sarebbe accorciamento di Bartolommeo.].
- ↑ [Sfrizzoletto, da sfrìzzolo, che vale: "sicciolo, cicciolo. — Supprisa, da supprìso, supprì,Fonte/commento: Sonetti romaneschi/Correzioni e Aggiunte supplì, i quali sono "una specie di bombe di riso e fegatini.„ Insomma, "donna secca e piccola.„]
- ↑ x
- ↑ Se.
- ↑ Corra.
- ↑ [Consolarsi con l'aglietto: lusingarsi, pascersi di vane speranze.]
- ↑ Morire.
- ↑ Le clavicole sporgenti e molto visibili nelle donne, sono dal popolo chiamate catenacci.
Note
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