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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849

LA CONGREGAZZIONE

     Presidente, archidetto, segretario,
Sìnnico, computista, fabbriscere,
Esattore, ecolonimo, cassiere,
Tutti abboccheno a ccresceme er zalario.

     “Io te sostengo, io nun te sò ccontrario,
Io te do er voto, io ciaverò piascere,
È de dritto, è de ggiusto, è de dovere,
Io lo trovo addescente, io nescessario....„

     Ma cquanno ste bbravissime perzone
Le vado a rrisentì ddoppo er congresso,
“Eh, vv’è ccontraria la congregazzione.„

     E oggnuno intanto torna a ddì ll’istesso:
“È de dritto, è de ggiusto, è de raggione:
Ma... mma er conzijjo nun vò ddà ir permesso.„

28 gennaio 1847

Note

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