Questo testo è incompleto.
Un quadro d'un banchetto Er fatto de la Con v'entri
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1836

LA FESTA DER PAPA

     Oggi ch’è ssan Grigorio, ossii la festa
Der Papa, le Minenze che lo sanno
Cùrreno1 tutti a ddajje er murtossanno,2
Perchè l’usanza de la Corte è cquesta.

     Sta commedia a Ppalazzo è ggià la sesta,
Pe’ vvia3 ch’entrato er Papa in ner zest’anno
Questa è la sesta vorta che cce vanno
A rillegrasse4 e a rròppeje la testa.

     “Mille de ste ggiornate, Padre Santo„
Dicheno com’e nnoi; e ccom’e nnoi
Er Papa ghiggna e rrisponne: “Antrettanto.„

     Mille de ste ggiornate: ecco er prisciso
Che rrèscita la bbocca. Er core poi
Je sciaggionta5 der zuo: Sù in paradiso.

12 marzo 1836

  1. Corrono.
  2. Ad multos annos.
  3. Pel motivo.
  4. A rallegrarsi.
  5. Gli ci aggiunge.

Note

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