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L'uscelletti de razza Li du' testamenti
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LA GRICURTURA

     A la Locanna de la Gran Bertaggna
Oggni qualunque furistiero arriva
Tiè ppronte le su’ critiche e sse laggna
C’a sto paese sc’è ll’aria cattiva.

     Chi sse mette a strillà cche la campaggna
Nun ze popola e mmanco se cortiva:
Chi cce vorìa1 le pecore de Spaggna,
Chi er cottone, chi ll’arberi d’uliva...

     Jerassera però ffesci stà cquieti
Du’ ssciapi che ssentiveno cordojjo
Perchè Rroma ha ppiù vviggne c’uliveti.

     “Sta gran difficortà mmó jje la ssciojjo„,
Je disse allora io: “li nostri preti
Logreno2 tutti ppiù vvino che ojjo.„3

30 aprile 1835

  1. Vorrebbe.
  2. Logorano.
  3. Olio.

Note

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