Questo testo è incompleto.
La schizziggnosa (1831) Er comparato e commarato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

LA MACHINA LÈDRICA

     Oggi quer zeppo de Padron Zarlatta,
Lui coll’antro bbidello a la Sapienza
Che ddietr’ar collo tiè tanta de natta,
M’hanno fatto portacce una credenza.

     Ce sta lì drento una gran rota, senza
Razzi, tra du’ cusscini, e ttutta fatta
De vetro; e pe’ bbarile cià in cusscenza
Quer manico c’ha ll’omo in de la patta.

     Come se fa, nun n’ho capito un ette:
Ma ddicheno che avanti a ’na colonna
Serve a ccompone furmini e ssaette.

     Eppuro pagherìa, corpo de Nonna,
De sapé cquanno ggiucheno a ttresette
Si er primo è mmaschio e la siconna è ddonna.


Terni, 3 ottobre 1831 -Der medemo

Note

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