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Niccolò Machiavelli - La mandragola (1518)
Atto secondo
Scena seconda
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SCENA SECONDA.
- Callimaco
- Chi è quel che mi vuole?
- Nicia
- Bona dies, domine magister.
- Callimaco
- Et vobis bona, domine doctor.
- Ligurio
- Che vi pare?
- Nicia
- Bene, alle guagnele!
- Ligurio
- Se voi volete che io stia qui con voi, voi parlerete in modo che io v’intenda, altrimenti noi faremo duoi fuochi.
- Callimaco
- Che buone faccende?
- Nicia
- Che so io? Vo cercando due cose, che un altro per avventura fuggirebbe: questo è di dare briga a me e ad altri. Io non ho figliuoli, e vorrene, e, per avere questa briga, vengo a dare impaccio a voi.
- Callimaco
- A me non fia mai discaro fare piacere a voi ed a tutti li uomini virtuosi e da bene come voi; e non mi sono a Parigi affaticato tanti anni per imparare per altro, se non per potere servire a’ pari vostri.
- Nicia
- Gran mercè; e, quando voi avessi bisogno dell’arte mia, io vi servirei volentieri. Ma torniamo ad rem nostram. Avete voi pensato che bagno fusse buono a disporre la donna mia ad impregnare? Chè io so che qui Ligurio vi ha detto quel che vi s’abbia detto.
- Callimaco
- Egli è la verità; ma, a volere adempiere il desiderio vostro, è necessario sapere la cagione della sterilità della donna vostra, perchè le possono essere più cagione. Nam cause sterilitatis sunt: aut in semine, aut in matrice, aut in instrumentis seminariis, aut in virga, aut in causa extrinseca.
- Nicia
- Costui è il più degno uomo che si possa trovare!
- Callimaco
- Potrebbe, oltra a di questo, causarsi questa sterilità da voi, per impotenzia; che quando questo fusse non ci sarebbe rimedio alcuno.
- Nicia
- Impotente io? Oh! voi mi farete ridere! Io non credo che sia il più ferrigno ed il più rubizzo uomo in Firenze di me.
- Callimaco
- Se cotesto non è, state di buona voglia, che noi vi troverremo qualche remedio.
- Nicia
- Sarebbeci egli altro remedio che bagni? Perchè io non vorrei quel disagio, e la donna uscirebbe di Firenze mal volentieri.
- Ligurio
- Sì, sarà! Io vo’ rispondere io. Callimaco è tanto respettivo, che è troppo. Non m’avete voi detto di sapere ordinare certe pozione, che indubitatamente fanno ingravidare?
- Callimaco
- Sì, ho. Ma io vo rattenuto con gli uomini che io non conosco, perchè io non vorrei mi tenessino un ceretano.
- Nicia
- Non dubitate di me, perchè voi mi avete fatto maravigliare di qualità, che non è cosa io non credessi o facessi per le vostre mane.
- Ligurio
- Io credo che bisogni che voi veggiate il segno.
- Callimaco
- Senza dubbio, e’ non si può fare di meno.
- Ligurio
- Chiama Siro, che vada con il dottore a casa per esso, e torni qui; e noi l’aspettereno in casa.
- Callimaco
- Siro va con lui; e se vi pare, messere, tornate quì subito, e penseremo a qualche cosa di buono.
- Nicia
- Come! se mi pare? Io tornerò qui in uno stante, che ho più fede in voi che gli Ungheri nelle spalle.
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