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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
LA MI NORA.1
Mi’ fijjo, sì, cquel’animaccia fessa2
Che ffu pposcritto3 e annò a la grann’armata,4
È ttornato uffizziale e ha rriportata,
Azzecca5 un po’!, una mojje dottoressa.
Si6 ttu la senti! “È un libbro ch’interessa....
Ggira la terra.... La luna è abbitata....
Ir tale ha scritto un’opera stampata....
La tal antra7 è una bbrava povetessa....„
Fuss’omo, bbuggiarà!8 mma una ssciacquetta9
Ha da vienicce10 a smove11 li sbavijji12
A ffuria de libbracci e pparoloni!2
Fili, fili: lavori la carzetta:
Abbadi a ccasa sua: facci li fijji,
L’allatti, e nun ce scocci13 li c.......
12 giugno 1831.
- ↑ Nuora.
- ↑ Quel cattivo soggetto.
- ↑ Coscritto.
- ↑ [Di Napoleone I.]
- ↑ Indovina.
- ↑ Se.
- ↑ Altra.
- ↑ [Se fosse uomo, transeat!]
- ↑ Donnicciuola.
- ↑ Venirci.
- ↑ Smuovere.
- ↑ Sbavigli, sbadigli.
- ↑ Non ci rompa ecc.
Note
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