< La regola di san Benedetto
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Che i fratelli debbano obbedirsi l'un l'altro. CAP. 71.°
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Che i fratelli debbano obbedirsi l’un l’altro.

CAP. 71.°


Il bene dell’obbedienza non solo è da prestarsi all’Abbate, ma anche i Fratelli si prestino eguale obbedienza tra di loro; certi, che per questa strada dell’obbedienza andranno a Dio. Premesso dunque il comando dell’Abbate e dei Prepositi da lui stabiliti (al qual comando non permettiamo che si antepongano i comandi de’ privati); quanto al rimanente, tutti i più giovani obbediscano ai più anziani di loro, con ogni carità e premura. E trovandosi qualcuno litigioso, sia corretto.

Se poi un Fratello, per cagione piccola che sia, vien punito dall’Abbate o da qualsivoglia suo Superiore, come che fosse; ovvero si accorgerà per poco che l’animo di un suo Superiore è adirato o anche leggermente commosso contro di lui, subito senza indugio, prostrato in terra innanzi ai piedi di lui vi giaccia in segno di riparazione, fintanto che con la benedizione sia sanata quell’agitazione. Che se alcuno disprezzerà di farlo, sia sottoposto a pena corporale, o, se sarà ostinato a non farlo, sia scacciato dal monastero.

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