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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837
LA TOLETTA DE LA PADRONA
Li congressi de lei co’ Ppetronilla
Sò1 ppropio un ride2 da slocasse3 l’ossa.
Ce vò4 ppiù arte pe’ appuntà una spilla
Che ppe’ rregge li bbarberi a la smossa.5
E ffa ttrippa,6 e sbrillenta,7 e nun attilla,8
E strozza,9 e ffa bboccaccia, e cc’è ’na fossa...
Er color verde sbatte,10 er giallo strilla,11
Er rosso? è ttroppo chiasso: er bianco? ingrossa...
Eppoi, ggira e rriggira, se finissce
Co l’andriè12 nnero, o de lana o de seta,
Perchè er nero, se sa, ddona13 e smagrissce.
Smagrissce? Uhm, parerà in un tippe-tappe,14
Ma ttu vva’ ccór passetto a mmente quieta,
E ssi ssò15 cchiappe trovi sempre chiappe.
26 marzo 1837
- ↑ Sono.
- ↑ Ridere.
- ↑ Slogarsi.
- ↑ Ci vuole.
- ↑ Mossa.
- ↑ Rigonfia.
- ↑ Cede, si rilascia.
- ↑ Non aderisce alla persona.
- ↑ Stringe.
- ↑ Mortifica il natural colore delle carni.
- ↑ Disarmonizza con offesa dell’occhio.
- ↑ Si finisce coll’andrienne.
- ↑ Favorisce il color della pelle.
- ↑ In un momento di confusione.
- ↑ Se sono.
Note
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