Questo testo è incompleto.
La morte co la coda Ar zor Lello Scini
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1846

LA VÉNNITA DER CARDINALE MORTO

     Quela ggente affollata in quer cortile
Ce sta perchè cce vénneno1 a l’incanto
Scudaria, guardarobba e ttutto-quanto
Der Cardinale che mmorì st’aprile.

     Li nipotucci sui, com’è lo stile
De sti siggnori, doppo avello pianto
Pe’ cquattro o ccinque ggiorni e mmanco tanto,
S’acquietorno cór zon der campanile.

     E mmó li vedi a bbastonà2 ccavalli,
Quadri, carrozza, càlisci, pianete,
Mobbili, bbiancheria, cocci e ccristalli.

     Questo nun ze vedeva a ttempi mii,
Che cquela robba c’ha sservito a un prete
Finischi ne le man de li ggiudii.

8 maggio 1846

  1. Ci vendono.
  2. Vendere a macca.

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.