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Laddove a un Rio giace sepolta accanto
     Mole, che al Ciel cento colonne ergea,
     La Pastorella mia vaga del canto
     Soavissime Note un dì sciogliea.
5Eco dal cavo suon d’ogn’arco infranto
     Tronche l’ultime voci a lei rendea,
     Ch’ora alle gioie, ora invitando al pianto
     Pria formava un accento, e poi tacea.
Io dissi allor: Ninfa crudel, tu meco
     10Favellar sdegni, e al mio parlar t’adiri;
     Poi ragioni co’ sassi, odi uno speco!
Mossa a pietà degli aspri miei martiri,
     E quando mai ti sentirò far Eco
     Agli amorosi miei caldi sospiri?

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