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VI. De la guarda de sentimenti
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De la guarda de sentimenti.           .vi.


     GVarda che non caggi, amico,
     guarda!
Or te guarda dal nemico,       che se mostra esser amico;
     no gli credere a l’iniquo,       guarda!4
Guarda l uiso dal ueduto,       cha l coragio n’è feruto;
     ch’a gran briga n’è guaruto,       guarda!
Non udir le uanetate,       che te traga a su amistate;
     più che uisco apicciarate,       guarda!8
Pon al tuo gusto un frino,       cha l soperchio gli è uenino;
     a luxuria è sentino,       guarda!
Guardate da l’odorato,       lo qual ene sciordenato;
     cha l Signor lo t’à uetato,       guarda!12
Guardate dal toccamento,       lo qual a Dio è spiacemento,
     al tuo corpo è strugimento,       guarda!
Guardate da li parente       che non te piglien la mente;
     cha te faran star dolente,       guarda!16
Guardate da molti amice,       che frequentan co formice;
     en Dio te seccan le radice,       guarda!
Guardate da i mal pensìere,       che la mente fon ferire,
     la tua alma enmalsanire,       guarda!20

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