< Le Trachinie (Sofocle - Romagnoli)
Questo testo è stato riletto e controllato.
Sofocle - Le Trachinie (438 a.C. / 429 a.C.)
Traduzione di Ettore Romagnoli (1926)
Quarto stasimo
Quarto episodio Esodo

QUARTO CANTO INTORNO ALL’ARA


CORO
Strofe 1
Quale sciagura prima
pianger dovrò? Quale è piú grave? Misera
me, non so farne stima.

Antistrofe I
Vedere in casa un male
si può, l’altro s’attende; ed è l’attendere
al patir cosa uguale.

Strofe II
Deh, sorga una procella
dal focolare impetuosa, e rapida
lungi da questi luoghi or mi divella,
sí che di Giove il valoroso figlio
solo vedendo, io non dovessi a súbita
morte serrare il ciglio.
Giunge alla casa, dicono, soffrendo

spasimi quali mai non avran termine:
deh, spettacolo orrendo!

Antistrofe II
Qual garrulo usignolo,
gemei chi non lontano era, ma prossimo.
Di stranieri a noi muove uno stuolo.
Dove lo recan mai? Qual chi paventi,
per un diletto amico, innanzi muovono
a passi lievi e lenti.
Ahi, ché mentre lo recano, ei pur tace!
Ch’egli morto sia già dovremo credere?
Oppur nel sonno giace?





Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.