Questo testo è incompleto.
La musicarola Sora Crestina mia, pe un caso raro
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849

LE CARICHE NOVE

     Che scombussolo, eh? che mmutazione!
Da quarche ggiorn’impoi dove t’accosti
Nun trovi ppiù ggnisuno a li su’ posti;
E chi pprima era Erode oggi è Nerone.

     Si cqua ddura accusì nemmanco l’osti
Faranno ppiù l’istessa professione,
Ché cqui adesso oggni sceto de perzone
Sfodera li su’ meriti anniscosti.

     Preti, sbirri, prelati, mozzorecchi,
Spie, cardinali, ggiudisci, copisti,
Te li vedi frullà come vvertecchi.

     Spiggneno tutti, e vann’avanti, vanno;
Ma in tanti pipinari e acciaccapisti
Chi ssa ar Papa che impiego je daranno?


. . . . . . . . 1847

Note

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