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La regazza in fresco Er prete (1836)
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1836

LE CONFIDENZE

     “Te vojjo dì una cosa in confidenza;
Maa!... mme capischi?„1 “Me2 fo mmaravjja.
Pe’ ssegretezza io? che! ssò3 Cciscijja?4
Oh, in quant’a cquesto poi, pe’ la prudenza....„

     “Bbe’, ddunque hai da sapé cc’oggi Vincenza
Scerca5 a nnòlito6 un letto pe’ la fijja.„
“Ah? la fa sposa?!7 E cchi ppijja? chi ppijja?„
“Eh un ciocco grosso:8 un facchin de credenza.„

     “Ohò! ttutti sti fumi finarmente
Sò iti9 a svaporà cco un facchinaccio?„
“Ma ddunque tu nun zai?„10 “No, nnun zo ggnente.„

     “Quela regazza... è un po’ pproggiudicata...11
Abbasta,12 io je sò13 amica, e ssi tte14 faccio
Sti discorzi....„ “Eh cche ddubbi! Ôh, addio, Nunziata.„

3 aprile 1836

  1. Mi capisci?
  2. Mi.
  3. Sono.
  4. Cecilia.
  5. Cerca.
  6. A nolo.
  7. Sposa si pronunzia coll’o chiuso.
  8. Un gran personaggio.
  9. Sono andati.
  10. Non sai.
  11. Pregiudicata.
  12. Basta.
  13. Le sono.
  14. Se ti.

Note

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