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V. Contempla le mie pene, o peccatore
IV VI


(Ed. 1486).

 
– Contempla le mie pene, o peccatore,
  E nel martìr, ch’ i’ sono:
  Vedi ch’ i’ non perdono
  A me, che pendo in croce per tuo amore.

5Contempla ch’ io lasciai il nobil regno,
  Di te presi pietate
  E son confitto in questo amaro legno
  Con tanta crudeltate.
  Sanza misura fu mie caritate:
  10Elessi tal martìre
  E sì volsi morire,
  Perchè vivessi meco in grande onore.

Contempla bene. Alla corona mira
  Acuta e sì crudele:
  15Vedi la carne mia che si martira.
  Apparecchiato è el fele;
  Non ò in questa angoscia alcun fedele,
  Rifriger di mie pene;
  Per cinque grosse vene
  20Verso ’l mio sangue, e tu cerchi d’ onore. –

– Contemplo ben, Signore, il tuo gran duolo
  E l’ aspra passïone.
  O dolce Gesù mio, tu fusti solo
  Alla redenzïone.
  25L’ anima e’l cor è con afflizïone;
  I’ ò speranza e fede,
  Con l’ usata mercede
  Farai misericordia al peccatore. –


Cantasi come O Gesù dolce, o infinito amore.

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