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VII. Viene 'l messaggio – e lo spirito saggio!
VI VIII


(Magl. VII, 1159).

 
Viene ’l messaggio - e lo spirito saggio!

Vien da’ regni celesti,
  (Nuovi e dolci romori,
  Giocondi e non molesti,
  5Scendon dagli alti cori)
  In forma di vapori
  E luminoso raggio.

Vien come foco[1] acceso
  E lingue dispartite:
  10Gli apostoli àn compreso
  E l’ alme lor vestite
  Di veste colorite
  E di ciascun linguaggio.

E’ viene a ’lluminare
  15Il mondo intenebrato,
  Le nostre[2] alme a salvare;
  Ciascun fie liberato
  Da quel nimico ingrato
  Che prese il mal viaggio.

20Vieni, spirito vero,
  Entra ne’ nostri petti:
  Facci l’ animo intero,[3]
  Purga e’ nostri difetti,
  E tienci saldi e stretti
  25A far nostro vantaggio.

Mostraci la tuo[4] via,
  Mostraci tuo virtute:
  L’ anima pur disia
  Veder la suo[5] salute
  30E cerca con virtute
  Fuggire il suo dannaggio.

O don[6] di Dio altissimo,[7]
  O vera maestade,
  Spirito vementissimo,
  35Quant’ é la tuo bontade!
  Con tuo gran caritade
  Fareno el buon passaggio.

Sette si dicon doni
  Dello Spirito Santo.
  40Di[8] sette milïoni
  Non si potre’ dir tanto:
  Verte el dolore in canto[9]
  Chi va pel tuo viaggio.[10]

Accendi[11] e’ nostri sensi,
  45Conferma e’ nostri cuori,[12]
  Chè la[13] virtù conviensi
  A[14] così fatti amori;
  Fa’ sentir gran dolzori
  E lasciar ogni[15] oltraggio.

50El nostro gran nimico
  Da noi fa’ dilungare:[16]
  E el[17] peccato antico
  A’ fatto cancellare
  E l’ inferno serrare
  55A suo disavvantaggio.

Per te el nostro padre
  Mandò di cielo el figlio
  In quella santa madre
  A farsi a noi simiglio:
  60Fu per divin consiglio,
  Come mostrato i’ v’ aggio.

Grazia sia a te, padre,
  Al figlio interamente
  Ed alla santa madre
  65E allo spirito ardente;
  Del qual sie sizïente
  Tutto l’ uman lignaggio.[18]


La sopradetta lauda si canta come Ben venga Maggio.


Note

  1. La st.: fuoco.
  2. La st.: nostr’.
  3. La st.: intiero.
  4. La st.: tuo.
  5. La st.: sua.
  6. La st. Deno senza l’ O.
  7. Traduce il v.: «Allissimi donum Dei» dell’Inno Veni, creator, di cui si trovano in questo componimento varie reminiscenze.
  8. Il cod. e la st.: Si.
  9. La st.: V .’l d. in pianto.
  10. Il cod. e la st. hanno suo. Forse parafrasa i vv.: «Ductore sic te praevio, Vitemus omne noxium» del cit. inno.
  11. La st.: Accende.
  12. Inno cit.: «Accende lumen sensibus, Infunde amorem cordibus».
  13. La st.: Ch’alla.
  14. La st.: E.
  15. La st.: ogn’.
  16. Inno cit.: «Hostem repellas longius.»
  17. Qui il testo sembra guasto. Forse deve dire: Tu che ’l.
  18. Manqano nella st. le ultime tre strofe.
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