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(Magl. VII, 1159).
Viene ’l messaggio - e lo spirito saggio!
Vien da’ regni celesti,
(Nuovi e dolci romori,
Giocondi e non molesti,
5Scendon dagli alti cori)
In forma di vapori
E luminoso raggio.
Vien come foco[1] acceso
E lingue dispartite:
10Gli apostoli àn compreso
E l’ alme lor vestite
Di veste colorite
E di ciascun linguaggio.
E’ viene a ’lluminare
15Il mondo intenebrato,
Le nostre[2] alme a salvare;
Ciascun fie liberato
Da quel nimico ingrato
Che prese il mal viaggio.
20Vieni, spirito vero,
Entra ne’ nostri petti:
Facci l’ animo intero,[3]
Purga e’ nostri difetti,
E tienci saldi e stretti
25A far nostro vantaggio.
Mostraci la tuo[4] via,
Mostraci tuo virtute:
L’ anima pur disia
Veder la suo[5] salute
30E cerca con virtute
Fuggire il suo dannaggio.
O don[6] di Dio altissimo,[7]
O vera maestade,
Spirito vementissimo,
35Quant’ é la tuo bontade!
Con tuo gran caritade
Fareno el buon passaggio.
Sette si dicon doni
Dello Spirito Santo.
40Di[8] sette milïoni
Non si potre’ dir tanto:
Verte el dolore in canto[9]
Chi va pel tuo viaggio.[10]
Accendi[11] e’ nostri sensi,
45Conferma e’ nostri cuori,[12]
Chè la[13] virtù conviensi
A[14] così fatti amori;
Fa’ sentir gran dolzori
E lasciar ogni[15] oltraggio.
50El nostro gran nimico
Da noi fa’ dilungare:[16]
E el[17] peccato antico
A’ fatto cancellare
E l’ inferno serrare
55A suo disavvantaggio.
Per te el nostro padre
Mandò di cielo el figlio
In quella santa madre
A farsi a noi simiglio:
60Fu per divin consiglio,
Come mostrato i’ v’ aggio.
Grazia sia a te, padre,
Al figlio interamente
Ed alla santa madre
65E allo spirito ardente;
Del qual sie sizïente
Tutto l’ uman lignaggio.[18]
La sopradetta lauda si canta come Ben venga Maggio.
Note
- ↑ La st.: fuoco.
- ↑ La st.: nostr’.
- ↑ La st.: intiero.
- ↑ La st.: tuo.
- ↑ La st.: sua.
- ↑ La st. Deno senza l’ O.
- ↑ Traduce il v.: «Allissimi donum Dei» dell’Inno Veni, creator, di cui si trovano in questo componimento varie reminiscenze.
- ↑ Il cod. e la st.: Si.
- ↑ La st.: V .’l d. in pianto.
- ↑ Il cod. e la st. hanno suo. Forse parafrasa i vv.: «Ductore sic te praevio, Vitemus omne noxium» del cit. inno.
- ↑ La st.: Accende.
- ↑ Inno cit.: «Accende lumen sensibus, Infunde amorem cordibus».
- ↑ La st.: Ch’alla.
- ↑ La st.: E.
- ↑ La st.: ogn’.
- ↑ Inno cit.: «Hostem repellas longius.»
- ↑ Qui il testo sembra guasto. Forse deve dire: Tu che ’l.
- ↑ Manqano nella st. le ultime tre strofe.