Questo testo è incompleto.
Le purce in ne l'orecchie L'ammalatia der padrone
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LE LETTANIE DE NANNARELLA

     Ora pre nobbi. Ora pre... Attenta, Nanna:
Tu aritorni a zzompà.1 Ddoppo in violata
Viè, scrofa mia, madre arintemerata.
Fede e rrisarca sta ppiù ggiù una canna.

     Ora pre nobbi. Ora pre no... Sguajata!
Ma cche Tturris e bbruggna! che, mmalanna,
Domminus àuria e Vvirgo veneranna!
Virgo cremis, bestiaccia sgazzerata.

     Di’ cchiaro quelo Spè coll’ojjo stizzia.
Ora pre nobbi... Alò,2 Ssede e ssapienza.
Avanti su: Ccausa nostr’allettizzia.

     Animo, a tté: Arifugg’impeccatòro.
Reggina profettaro?! Oh cche ppazzienza!
Manco male che vviè: Er zantòru moro.

4 febbraio 1835

  1. Saltare.
  2. La nostra Città si serve di questa voce, così storpiata da allons, nel senso stesso e nelle stesse circostanze in cui è adoperata dai Francesi.

Note

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