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L'urtone Una visita de nov'idea
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849

LE LIMOSINE DEMONETATE

     Nun c’è ppiù amor der prossimo, fratelli!
Cqua, pprima, un poverello era un ziggnore;
E adesso un poverello è un marfattore
Da serrà cco le porte e li cancelli.

     Nun c’è ppiù ccarità, nnun c’è ppiù ccore!
Eppoi disce: “Iddio manna li fraggelli!.„
Ma llassa fà, cchè ssenza poverelli
Se farà sto paese un bell’onore!

     Come se capirà, ssenz’accattoni,
Si a Ggesucristo er popolo sce crede,
Oppuro è una scittà dde framasoni?

     Disce: “Sempre darà cchi ssempre diede.„
Quest’è un discorzo de li mi’ cordoni.
A cchi sse dà, cquanno ggnisuno chiede?

27 gennaio 1847

Note

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