< Le pitture notabili di Bergamo
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LXVII - La Magione
LXVI LXVIII

LA MAGIONE.


LXVII.


L
A quale fabbricata nel 1222. fu s anno appresso consagrata dal Torniello Vescovo di Bergamo, e tenuta dagli Umiliati sino alla loro soppressione, avvenuta sotto Pio Quinto l’anno 1570. È Chiesa di tre Altari; vedendosi al Maggiore una buona Tavola dipinta probabilmente sul finire del secolo prossimamente scaduto, ove le migliori Figure sono la B. V. col Bambino, e il sottoposto San Filippo Neri. Non è spregievole nemmeno il Sant’Ignazio all’Altare dalla banda dell’Epistola, fatto verso l’istesso tempo dell’antecedente: e i Puttini per aria sono anche meglio toccati dell’Effigie del Santo. Nella testata della Chiesa in faccia al Coro evvi un’onorevole Iscrizione in marmo nero di Gian Girolamo, Figliuolo del Cavaliere Enea, della Nob. Famiglia de’ Conti Tassi, Prelato Commendatario, morto di Contagio nel 1630. contratto per la caritatevole assistenza prestata agli Appestati. E seguitando il cammino sino alla Chiesa di San Martino, annessa all’Ospizio degli Orfanelli, ed eretta nel sito comperato nel 1614. che era di ragione de’ Fratelli Coglioni, detti Caspi; indi voltando a Tramontana per quel vicolo che fiancheggia il detto Ospizio da Ponente, giugneremo alla Chiesa e Convento di

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