< Le rime di M. Francesco Petrarca
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Canzone XXXI Sonetto CVI

SONETTO CV.


F
Iamma dal ciel su le tue treccie piova,

     Malvagia; che dal fiume, e dalle ghiande
     Per l’altrui impoverir se ricca, e grande;
     4Poi che di mal’ oprar tanto ti giova:
Nido di tradimenti, in cui si cova
     Quanto mal per lo mondo oggi si spande:
     De vin serva, di letti, e di vivande;
     8In cui lussuria fa l’ultima prova.
Per le camere tue fanciulle, e vecchi
     Vanno trescando, e Belzebub in mezzo
     11Co’ mantici, e col foco, e con gli specchi,
Già non fostu nudrita in piume al rezzo,
     Ma nuda al vento, e scalza fra gli stecchi:
     14Or vivi sì ch’a Dio ne venga il lezzo.

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