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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
LE STIMITE1 DE SAN FRANCESCO
Appena san Francesco se2 fu accorto,
Avenno3 inteso scircolà una vosce,
Der4 come Ggesucristo morì mmorto
Tutt’inchiodato e ccroscifisso in crosce,
Penzò un tantino e sse n’aggnéde5 all’orto;
E llì sse messe6 a ddì ssott’a una nosce:7
“Oh ttoccassi8 a mmé ppuro9 er ber10 conforto
De sopportà un dolore accusì atrosce!„
Era mejjo pe’ llui, co’ ste volate,11
Che ffascessi12 li conti senza l’oste;13
Ma ll’oste sc’era, e ddiede gusto ar frate.
E llui ccusì dda scert’arme anniscoste14
Ciabbuscò15 ccinque bbelle stillettate,
A le mano, a li piedi, e in de le coste.
21 aprile 1834
- ↑ Le stimate, ma anche stimite.
- ↑ Si.
- ↑ Avendo.
- ↑ Del.
- ↑ Se n’andò.
- ↑ Si mise.
- ↑ Noce.
- ↑ Toccasse.
- ↑ Pure.
- ↑ Bel.
- ↑ Iattanze.
- ↑ Facesse.
- ↑ Proverbio.
- ↑ Nascoste.
- ↑ Ci buscò.
Note
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