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La “Lettera agli onesti di tutti i partiti” fu pubblicata nel giugno del 1895 sul “Secolo” di Milano (in un apposito supplemento) e sul “Don Chisciotte” di Roma, nel pieno di un battaglia parlamentare che riguardava episodi di corruzione e concussione dei quali era accusato il primo ministro Francesco Crispi. Il clamore suscitato dall’intervento di Cavallotti fu grande all’interno del Parlamento e nella società intera. Questo non valse ad ottenere le dimissioni del Crispi, il quale rimase al potere ancora per un anno ed ebbe così modo di condurre lo stato italiano al disastro della battaglia di Adua.

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