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Ad Antonio Canova[1]
Venezia, 6 Gennaio 1819.
Il Sig. Carlo Albrizzi, giovane culto ed amabile, e mio nipote, le recherà questa lettera. Egli crede con questo mezzo di essere da lei accolto anche meglio di quello che la gentilezza sua accoglie tutti quelli che se le presentano, ed io sono certa ch’ella vorrà confermarlo in un proposito per me così lusinghiero.
Benchè la lontananza del nostro Cicognara mi dia meno occasioni di avere le sue nuove, so ch’ella sta perfettamente bene, e che continua ad acquistare ogni giorni maggiori titoli a quella fama, che non può ormai più divenir maggiore per la eccellenza, ma soltanto pel numero delle sue opere. Ella si conservi, mio carissimo Canova, alla gloria nostra, e mi creda sempre con pienissima stima ed affettuoso attaccamento
La sua Isabella Albrizzi.
Note
- ↑ Inedita al Museo e Biblioteca di Bassano.