< Lettere (Isabella Teotochi Albrizzi)
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A Leopoldo Cicognara[1]


Pasova, 21 Luglio 1823.

Benchè debba, come dite, alla grata abitudine di essere favorita delle cose vostre. la vostra nuova produzione, saprò a ciò non solo star contenta, ma rendervene le mille grazie. Ed è pur amaro il dover cessare dalle grate abitudini!

Ho letto con misto diletto il vostro articolo biografico, che parmi raccolga brevemente e bene tuttociò che c’era di più prezioso a dirsi di quell’uomo desideratissimo[2].

Duolmi assai dell’angustia in cui siete, quantunque abbia inteso che lettere più recenti alla vostra a me diretta, vi abbiano recate migliori notizie del figlio vostro. Possano cessare una volta le molestie fisiche e morali che da si lungo tempo vi travagliano l’animo: siate certo che questo è il voto caldissimo della vostra

Albrizzi.

Ricordatemi, vi prego, alla gentilissima signora Lucietta, e ricevete tutti e due i rispettosi saluti di mio figlio.

Al Nobile Signore Signor Cavaliere LEOPOLDO CICOGNARA a Venezia.

Note

  1. È inedita e si custosisce nel Museo Correr di Venezia.
  2. Allude all’orazione stesa dal Cicognara in morte di Canova.
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