< Lettere al padre < 1625
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Lettera 16
1625 - 15 1626

A Bellosguardo

[dicembre 1625 ?]

Amatissimo Signor Padre.

Non saprei come meglio ringraziar V. S. di tante cortesie, se non con dirli che prego nostro Signore che la rimeriti con l’aumento della sua santa grazia, e le conceda felicissime le presenti feste, questo e molti anni appresso, e finalmente a Vincenzio nostro al quale mando, per adesso, duoi collari e 2 para di manichini nuovi: la carestia del tempo non mi ha concesso che possa far il merlo da per me, e per ciò mi scuserà se non saranno a sua intera satisfazione: non mancherò anco di fargliene con la trina, sì come ho promesso. Suor Arcangela se la passa alquanto meglio, ma però se ne sta in letto, ed ora appunto viene il confessore da lei, e perciò non sarò più lunga: si godino stasera questi pochi calicioni per colazione, e qui di tutto cuore mi raccomando ad ambiduoi.

sua figliuola Affezionatissima

S. M. Celeste.

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