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Un tant'a ttesta Er giucator de pallone
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833

LI COLORI

     Tutti li bbullettoni e bbullettini
Che se vedeno a Rroma appiccicalli
O ddall’ommini veri, o bburattini,
Pe’ ccommedie, pe’ mmusiche e ppe’ bballi,

     Chi tte li caccia fora scennerini,
Chi li fa rrossi, e cchi li tiggne ggialli:
Chi ll’arza pavonazzi, e cchi tturchini,
Pe’ ddà mmejjo sull’occhi e ccojjonalli.

     Per oggni pantomina1 sc’è un colore
Che ss’usa d’appricà2 ssu la pescetta3
De chi tte disce che vvò ffasse4 onore.

     E ll’editti accusì dde la farzetta
Che rrescita sto Papa de bbon core,
De che ccolore sò? dde verd’aspetta.5


Roma, 29 gennaio 1833

  1. Pantomima.
  2. Applicare.
  3. Pecetta: affisso.
  4. Farsi.
  5. Il colore delle cose che non si avranno mai dicesi essere il verde aspetta, come gradazione di quel colore emblematico della speranza.

Note

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