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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835
LI CONTI CO LA CUSSCENZA1
Da un par de mesi in qua sto sor Giuanni
Me dà gguai e mme scoccia li cojjoni.
Dunque bbisognerà cche lo bbastoni;
E cquasi quasi è mmejjo che lo scanni.
A nnoi. Quant’anni ha er Papa? Ha ssettant’anni.
Va bbene: è vvecchio. Settant’anni bboni2
Sò3 un passaporto pell’antri carzoni,4
Tanto ppiù ssi ssò5 uniti anni e mmalanni.
Tempo, amico. Per ora te sopporto;
Ma ssi6 er Papa dà ggiù,7 ddove te trovo
Te lasso freddo. Er conto è ccorto corto.
Meno, scappo, sò ppreso, er Papa more,
Viè er concrave, se8 crea er Papa novo,
Fa le grazzie, e mme n’esco con onore.
10 novembre 1835
- ↑ Coscienza.
- ↑ Settanta anni compiuti.
- ↑ Sono.
- ↑ Per gli altri calzoni: per l’altro mondo.
- ↑ Se sono.
- ↑ Se.
- ↑ Declina in salute.
- ↑ Si.
Note
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