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Lo straporto der burrò La morte de Stramonni
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

LI FRATI DI GROTTAFERRATA.

     Er Padr’Abbate de Grottaferrata,1
Fratozzo bbianch’e rrosso e bbadialone,
In circa un anno fa ppe’ ccolazzione
J’appoggiorno una bbona archibbusciata.

     De quella nun morì, cchè ssan Nilone2
Stornò la bbotta e nnun je fu azzeccata:
Ma ppo’ invesce schiattò ppe’ ’na bbirbata3
Che jje seppe fà er Papa in d’un cantone.

     E adesso er Zantopadre in quer convento
Fa ffà un bravo proscesso a la sordina4
A cquanti frati che cce stanno drento.

     Va’ a indovinà cche ddiavolo d’intrecci5
Se saranno imbrojjati, eh Crementina?
Io, pe’ mmé, ddico: affari fregarecci.

16 aprile 1834

  1. Il P. Abate...
  2. Fondatori di quel monistero furono i santi Nilo e Bartolommeo, monaci greci Basiliani, che nel secolo X vi si ripararono dalla Calabria infestata dai Saraceni.
  3. Forte rabbuffo.
  4. Un processo sordo, arcano.
  5. Garbugli.

Note

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