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La Ronza La mojje fedele
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

LI MIRACOLI DE LI QUADRINI.

     Chi ha cquadrini è una scima de dottore,
senza manco sapé scrive né llègge:1
pò sparà indove vò rròtti e scorregge,
e ggnisuno da lui sente er rimore.2

     Pò avé in culo li ggiudisci, la Lègge,
l’occhio der Monno, la vertù, e l’onore:
pò ffà mmagaraddio,3 lo sgrassatore,
e ’r Governo sta zzitto e lo protegge.

     Pò ingravidà oggni donna a-la-sicura,
perchè er Papa a l’udienza der Giardino4
je bbenedisce poi panza e ccratura.

     Nun c’è ssoverchiaria, nun c’è rripicco,
che nun passi coll’arma der zecchino.
Viva la faccia de quann’-uno-è-rricco!

11 marzo 1834


  1. Scrivere né leggere.
  2. Romore.
  3. Magari.
  4. Il Papa riceve le donne in giardino.

Note

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