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Lui! L'ammalorcicato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833

LI PADRONI DE CENCIO

     Cencio aggnede1 a sservì la Prencipessa
Vespa d’Olanna2 poi sartò de bbotto
Pe’ ddecane3 cór Duca Sasso-cotto,4
Che ss’incattolicò pe’ ssentì mmessa.

     Doppo un anno passò cco la Duchessa
Scefallova5 a ttienejje6 uno sscimmiotto:
Poi lo pijjò cquer gran Prencipe dotto
De Piggnatosta7 pe’ la su’ Contessa.

     Ma ggià, dda cuanno perze8 Napujjone,9
E scappò vvia Quitollis,10 era stato
Lacchè dder General Lavacojjone.11

     E ffinarmente adesso è accommidato
Co cquella prencipessa de Bbarbone,12
Che sse sposò cco un nostro intitolato.13
              15
     Er padre è ggiubbilato
De la reggina morta de le Trujje,14
Che ss’è ttrova15 in ner monno a ttante bbujje.16

     E, ssi vvòi l’allelujje
De sto bber zarmo e dde sti nomi matti,
20in Piammonte17 tiè un zio co’ Sciacquapiatti:18

     Senza che tte commatti19
A ssapé cche cquest’antro è un’anticajja20
Der Cardinal Dejjorgheni21 e Ssonajja.22


Roma, 14 gennaio 1833

  1. Andò.
  2. Westmoreland.
  3. Decano.
  4. Principe Federico di Saxe-Gotha.
  5. Contessa Schouwaloff.
  6. Tenerle.
  7. Principe Stanislao Poniatowski.
  8. Perdé.
  9. Napoleone.
  10. Il general Miollis.
  11. Il generale Lavauguyon.
  12. i Borbone.
  13. Titolato (Ruspoli).
  14. Maria Luisa d’Etruria.
  15. Trovata.
  16. Buglie.
  17. Piemonte.
  18. Cardinale Caccia-Piatti.
  19. Ti combatta, ti affatichi.
  20. Servo antico.
  21. De York.
  22. Cardinal della Somaglia.

Note

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