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La morte der zor Meo Un'erlíquia miracolosa
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LI PADRONI DE ROMA

     Eccheve1 li padroni c’a nnoi guitti2
Ce3 cuscineno4 mejjo de li cochi,
Ché spesso sce5 trovamo tra ddu’ fochi
E da tutte le parte semo fritti.

     Prima viè er Papa a conzolà l’affritti:
Doppo, li Cardinali, e nnun zò ppochi:
Poi viè cquell’antra fila de bbizzochi
De li Prelati, a mmette fora editti.

     Dietro a li Cardinali e a li Prelati
Viengheno a ffà le carte sti Margutti
De capi de le regole de frati.

     Poi viengheno a ttajjà la testa ar toro
L’Immassciatori,6 e ppoi prima de tutti
Le donne bbelle e li mariti lòro.

14 aprile 1835

  1. Eccovi.
  2. Poverelli.
  3. Ci.
  4. Cucinano.
  5. Ci.
  6. Ambasciadori.

Note

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