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XXII
Per farlo vergognare descrivo le sue magagne;
ma lui invece se ne compiace.
Io pur descrivo ogni tuo mal costume
per farti vergognar; ma se al tuo aspetto
pongo ben mente, tu n’hai piú diletto
che l’uccel di Iunon de le sue piume.
Unde ho pensato aprirti il gran volume
de le virtú de chi tu hai mal detto,
cosí il vicio a fugir sera constretto
come tenebra suol denanzi al lume.
E voglio ancor, che cum la sacra vesta
ne venga il prete di San Zemegnano,
che certo qualche mal spirto te infesta.
E però Pico ed Angel(o) Policiano
te han compassion, e su nel ciel di questa
furia te scusa el Barbar veneziano;
el prete ha il libro in mano,
Leonico e il Ripa ti tiene, e Pandolfo
si vuol al naso far fumo di solfo.