Questo testo è stato riletto e controllato. |
Intonata per Francum Sacchetti
Mai non serò contento, imaginando
Il tempo e loco e dov’io fui e quando.
Amata lungo tempo giovinetta,
4Et ella me dimostrando d’amare,
In un boschetto riscontrai soletta
Presa da’ pruni: e non potea passare
Innanzi nè dïetro ancor tornare,
8Sì d’ogni parte la venìen pigliando.
Come la vide me, così partita
Fu dalle spine; e con lamento pio
Diceva — Oimè lassa! i’ son smarrita
12Fra queste fronde, ch’altro non vegg’io. —
Allor pietoso, contro al voler mio,
Le dimostrai sua vïa, rinsegnando.
Così quel giorno foss’io anzi morto
16Ch’esser com’era d’uno accompagnato!
Però che sol per questo mi fu corto
Il mio pensier che tanto avea bramato;
Sicchè per esser tre venne fallato
20Il dolce don ch’io disïava amando.
Io dico spesso — Oma’ voglio andar solo; —
Ma quando penso che tal cosa mai
Non credo ritrovar, cresce il mio duolo;
24Ed alcun’ora andando ov’io lasciai,
Veggendo solo ove sola trovai.
Mai non serò contento imaginando.