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Atto primo - Scena III Atto primo - Scena V

Nino e Jana

NINO

Sentite, Jana!
Vedérvi cosi triste non vorrei,
La nostra gioia non sarà lontana,
Un anno, e spunterà quel lieto dì...
Oh, non scotete la testa così!...
 

JANA

Sentite, Nino!
Mi sta sul core una gramaglia fìtta !
Quel giorno che a voi par così vicino,
Mi par che lungi, lungi, assai, fuggì....
Oh, non scotete la testa così!

NINO

Lungi fuggì? Parlate!....
Non mi celate nulla !...

JANA

Oh! Dio!.... Non v’ agitate!
Ragionavo da grulla...
Quel che dica non so!

NINO

Un turbamento strano
Vi discolora il viso
Cerco quest’ oggi invano
Sui labbri vostri un riso...
Più non m’amate?....

JANA

Ah! No!
Non aggravate con folli sospetti
Quest’oppressura che tetra mi fa!
Se nei miei modi, quest’oggi e nei detti.
Nino, qualcosa stupirvi potrà,
Da me stornate gli sguardi e il pensiero,
L’insister vostro più angoscia mi dà!
Sono malata!.... Pavento!.... Dispero!
Ho qui una rota che posa non ha !

NINO

Siete malata, lo veggo, lo sento
Nel vostro aspetto nel vostro parlar!
E più vi guardo più provo sgomento;
E se il mio sangue potesse bastar,
Pur di vedervi sorridere un poco,
Pur di vedere quest’ occhi brillar,
A stilla a stilla parrebbemi un gioco
Per amor vostro poterlo vesar !

JANA

(da sé)
(Ed io gli mento! E mentir non vorrei!
Ma non riesco la lingua a snodar!
E sensi e testa fra vincoli rei,
Come più lotto, più sento impigliar!)
Tacete!.... Essi ritornano!

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