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Questo testo fa parte della raccolta Poesie inedite (Pellico)


MARIA.





Fac ut ardeat cor meum.

(Stab.)



Amo, e sovra il cor mio col nome santo
     Sta del Signor quel d’una Donna impresso:
     3Quel della Vergin che a Lui siede accanto!

Quel di Colei che gloria è del suo sesso!
     Quel di Colei ch’anima avea sì bella,
     6Ch’a sue cure Dio volle esser commesso!

E bambin s’appendeva a sua mammella,
     Ed ha i merti di lei co’ suoi contesti,
     9E l’alzò dov’è a noi propizia stella!

Salve, o Maria! Tu con Gesù stringesti
     Fra le tue braccia tutti noi mortali;
     12Tu per fratello il Redentor ne desti.

Su me pur, su me pur tue celestiali
     Pupille scintillaron di materna
     15Pietà ineffabil, sin da’ miei natali.

E a quel Figliuol che terra e ciel governa
     Per me chiedesti e vai chiedendo aïta,
     18Sì, ch’io pur giunga alla sua pace eterna.

Ne’ giorni più infelici di mia vita
     L’invisibil tua man mi terse il pianto;
     21Ognor t’han miei rimorsi impietosita.

Amo, e sovra il cor mio porto col santo
     Nome di Dio quel di Maria stampato!
     24Quel della Donna che a Lui siede accanto!

Della Madre che il Figlio ha per me dato!


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