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E nella pazza fuga il cavaliero
dava di sprone, disperatamente,
voleva egli fuggir forse il pensiero
che gli rodeva il cor spietatamente?

E correva, correva come un nero
fantasma. A un tratto si fermo un'ardente
goccia di pianto, l'ultima, il severo
ciglio bagnò e le pupille spente.

Rise il tradito allora un riso folle,
e con la spada che l'amante sciocca
gli avea donato in pegno d'un amore

eterno, il petto si trafisse. Ei volle
morir col nome dell'amata in bocca
e con la spada dell'amata in core!

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