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Meditazione XVIII
Meditazione XVII

MEDITAZIONE XVIII

(Frammento)

CONDIZIONI PRESENTI E PROBABILI DELLA COLTURA


SOMMARIO


I. In generale. - II. Delle applicazioni materiali. - III. Delle scienze fisiche e matematiche. - IV. Delle arti del disegno. - V. Della musica. - VI. Della poesia. - VII. Delle scienze storiche e politiche. - VIII. Delle scienze metafisiche. - IX. Della educazione popolare universale. [Paragone de' pochi grandi e molti colti.] (*[1])


I. Nel discorrere testè sulle condizioni della religione della civiltà Cristiana, noi incominciammo da’ pericoli dell’una e dell’altra; perchè prima di tutto erano da tòrsi dinanzi agli occhi gli spauracchi delle triste predizioni che si van facendo dell’una e dell’altra. Ma della coltura non si fanno così triste di gran lunga; non almeno da tali che sieno ascoltati. I mali profeti contro alla religione e contra alla civiltà hanno in aiuto, per farsi dar retta, tutte le male passioni umane; i mali profeti contro alla coltura non le avrebbero adiutrici quando le volessero, e probabilmente poi i più di essi non le vorrebbero quando potessero averle. Questi sono molto più innocenti, non destan ira, non compiangimento al vederli scrivere e vivere in mezzo a un buio che non è affievolimento di luce dell’atmosfera, ma di vista negli occhi loro. Grida contro all’oscurità de’ secoli presente ed avvenire quel poeta che non vede la magnifica poesia sorgente dalla realtà o almeno dalla probabilità di questi secoli: grida quel bel letterista, che vede scomparire gli studi delle poche lingue che studiò, ma non sorgere quelli di tante altre del tutto nuove nella coltura Cristiana: gridano sopra tutti, lo scrittore, l’artista, lo scienziato, a cui non pare essere aiutati al paro di loro speranze nel proprio paese, perchè vedono questo solo che li circonda, od anzi soli sè stessi, e non il complesso, la universalità Cristiana.

Note

  1. "Aristocrazia scemata anche quì" (Postilla dell’autore sul MS.)
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