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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Vincenzo Leonio


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Mentr’oggi, o Silvia, a pascer l’agne inteso
     Men gìa d’Alfeo lungo l’erboso lido;
     E dal desìo d’udir tue rime acceso,
     Le affretto or colla lingua, ora col grido:
5Tra le frondi d’un Più veggo sospeso
     Codesto di usignuoli industre nido,
     E di repente in sulla cima asceso,
     Da’ rami, onde pendea, lieto il divido.
Pastorella per via non vid’io poi,
     10Che per averli non narrasse quanti
     Eran per tutt’Arcadia i pregi suoi.
Ma pur, d’ogni altra disprezzando i vanti,
     Serbali a te: perchè da i versi tuoi
     Apprenderanno più soavi i canti.

  1. Alla Signora Gaetana Passerini, detta in Arcadia Silvia Licoatide.


Note

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