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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
M
ENTRE aspetta l’Italia i venti fieriE già mormora il tuon nel nuvol cieco,
In chiaro stil fieri presagi io reco,
4E pur anco non desto i suoi nocchieri.
La misera ha ben anco i remi interi,
Ma fortuna e valor non son più seco;
E vuol l’ira crudel del destin bieco
8Ch’ognun prevegga i mali, e ognun disperi.
Ma purchè l’altrui nave il vento opprima,
Che poi minacci a noi, questo si sprezza,
11Quasi sol sia perire il perir prima.
Darsi pensier della comun salvezza
La moderna viltà periglio stima:
14E par ventura il non aver fortezza.
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