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Questo testo fa parte della raccolta Rime (Cino da Pistoia)
Mille dubbi in un dì mille querele
Al tribunal dell’alta imperatrice
Amor contro me forma irato, e dice
— Giudica chi di noi sia più fedele.
Questi, sol mia cagion, spiega le vele5
Di fama al mondo, ove sarìa ’nfelice. —
— Anzi d’ogni mio mal sei la radice,
Dico, e provai già di tuo dolce il fele. —
Et egli — Ahi falso servo fuggitivo!
È questo il merto che mi rendi, ingrato,10
Dandoti una a cui ’n terra egual non era? —
— Che vai, seguo, se tosto me n’hai privo? —
— Io no — risponde. Et ella — A sì gran piato
Convien più tempo, a dar sentenza vera. —
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