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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Carlo Crocchiante


II


Mira, o Tirsi, come irato
     Nell’April s’è mostro il Cielo,
     Poichè il crudo orribil gelo
     D’ogni pregio ha il suol spogliato.
5Tutti ha secchi i fior del prato

    Che ridean sul verde stelo:
     Io pel duol mi squarcio il velo,
     E ne sgrido il Cielo, e il Fato.
Tirsi allor mirando fiso
     10La sua donna, a tai parole
     Replicò con un sorriso:
Cessa il duol, mia bella Iole,
     Che più vaghe nel tuo viso
     Stan le rose, e le viole.

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