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Dante Alighieri - Monarchia (1312)
Traduzione dal latino di Marsilio Ficino (1468)
Libro I - Capitolo X
Libro I - Capitolo IX Libro I - Capitolo XI
Come ogni cosa sta bene che è secondo la ’ntenzione del primo actore, che è Iddio.

Holtre a questo, ogni cosa sta bene la quale è secondo la ’ntentione del primo actore, che è Iddio; e questo è manifesto apresso di c[i]aschuno che ·cconcede la divina bontà essere sommamente perfetta. La intentione del primo actore è che ogni cosa rapresenti tanto la divina similitudine quanto la propia natura può ricevere. Et per questo è detto: «Facciamo lo huomo ad imagine et similitudine nostra». E benché non si possa dire le cose sotto allo huomo essere fatte ’a immagine’ di Dio, nientedimeno si può dire tutte le creature essere fatte ’a divina similitudine’, perché lo huniverso non è altro che una honbra d’Iddio. Adunque la humana generatione allora sta bene quando, secondo che è possibile, a Dio s’assomiglia. Ma questa massime a ·llui s’assomiglia quando è massime huna, perché la vera natura della hunità in lui solo consiste; per questo è scripto: «Odi, Isdrael, il Signiore Iddio tuo è uno». Et allora la generatione humana è massime huna quando tutta inn–uno s’unisce, e questo non può essere se non quando è subgetta a uno principe. Per la quale cosa allora s’assomiglia massime a Dio, e ·ccosì è secondo la ’ntentione sua, e hottime si conduce.

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