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Questo testo fa parte della rivista Archivio della R. Società Romana di Storia Patria - Vol. XVI





Guido Levi.



Questo fascicolo si chiude con un tristissimo annunzio. Guido Levi, segretario della nostra Società e uno dei suoi più valorosi e più assidui collaboratori, in età ancor fresca, la sera del 15 di agosto, dopo una malattia quanto breve altrettanto ribelle ad ogni cura, veniva rapito all’affetto della madre e degli amici e al bene degli studi, pei quali aveva speso i suoi anni migliori.

Dire in questo momento di lui, delle sue squisite qualità di cuore e di mente, della sua feconda operosità e di quanto fece a pro della Società nostra per mantenerla in vita e per darle incremento e lustro; dire tutto questo, pur soltanto a larghi tratti, sarebbe impossibile mentre l’animo è ancor commosso da uno schianto così doloroso. A suo tempo la Società non mancherà di farne degna commemorazione. Oggi, da questo fascicolo, alla cui compilazione egli attese amorosamente fin quasi alle ultime ore della sua vita, vada all’amico e compagno carissimo l’estremo saluto; e possa la sua memoria bella e intemerata vivere perennemente insieme col ricordo del nostro affetto e della nostra gratitudine.

E. M.               



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