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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Orazio Petrochi


IX1


Nettuno un dì, che diroccate in parte
     Vide le Terme spaziose, e belle,
     Onde la grande Augusta oltre le stelle
     Andò chiara e superba in mille carte;
5A sè chiamando in la segnata parte
     Le minacciose torbide procelle,
     Queste riprese in volto irato, e quelle,
     Che avean sul lido l’ampie moli sparte.

E non sia più, gridò, chi l’ardir cieco
     10Ai sacri avanzi stenda, e con sue risse
     A loro insulti in villan’atto, e bieco:
Quindi a firmare ciò, che allor prescrisse,
     Dal cupo uscendo imperial sul speco,
     Sull’alto scoglio il gran decreto scrisse.

  1. Terme di Faustina.


Note

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