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Mio nome fu Riccardo, e gli occhi apersi
Questo testo fa parte della raccolta Epitaffi di Gabriello Chiabrera


I

PER IL SIGNOR FRANCESCO CINI.

Non spargete sospir, diletti amici,
     Non piangete di me: non era vita
     Quella veracemente onde fui tolto.
     Vita questa è da dir, che oggidì vivo
     In pace eterna, ove desire e gioja
     Senza alcun fin vanno compagni insieme:
     Così commise dopo morte il Cini,
     Che s’intagliasse il suo sepolcro: e certo
     Con poco di ragion prendiam vaghezza
     Di durar lungamente in questo mondo,
     Mondo, che non tien fede, e che ne adesca
     Con promessa di bene, ond’egli è privo.

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