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Canto II.
da ’l collo a qualche critico
e sopra il mio l’avrò bene attaccata,
4me ne anderò al Giudizio.
Ahi, fedeli di Cristo! ahi questa scena
come sarà terribile!
Tutti staremo nell’immensa arena,
8de la valle di Josaphat.
E nudi ci starem. Calzoni e gonne
quel giorno non si portano.
Ignudi tutti quanti; uomini e donne!
12Che immenso colpo d’occhio!
Ma poichè ne ’l gran dì ci sveglieremo
belli, ben fatti e giovani,
le nostre nudità le guarderemo
16senza rossori ipocriti.
Solo i poeti casti e purgativi,
morali fino all’ultimo,
imiteranno co’ gli attucci schivi
20la Venere de’ Medici.
Poeti magri, amor segreto e cura
de le donnine isteriche,
ci rivedremo senza imbottitura,
24e guai per i rachitici,
oh, guai! Le verità pericolose
e le pance cattoliche
nude vedranno alfin le vostre spose
28che mai non ve le videro.
Che disinganni allor, poveri voi!
Che pioggia di rimproveri!
Basta: verremo a consolarle noi,
32se saranno passabili.
Seduto intanto su l’immenso trono
starà l’ultimo Giudice
ed uscirà da la sua bocca il tuono
36e da’ suoi occhi il fulmine.
A ’l segnal degli angelici trombetti
farem due schiere súbito.
A la destra di Dio staran gli eletti,
40a la sinistra i reprobi.
Curvi sotto l’eterna onnipotenza,
ne ’l silenzio terribile,
attenderemo l’ultima sentenza
44e l’ultima giustizia.
Ma, sorridendo, un’anima sorella
mi spingerà co ’l gomito...
Emma bionda, sei tu? Come sei bella!
48Ma sei nuda... Vergognati!